Decine di auto distrutte, evacuazioni alla Casaccia. Gravi Danni a Tele Elba, soccorsi i giornalisti di Antonella Danesi

Un'immagine del nubifragio alla Sghinghetta (foto Giò)

PORTOFERRAIO. Allagamenti nei negozi e in alcune abitazioni, una ventina di persone soccorse dai vigili, interi quartieri finiti sott’acqua e oggi scuole chiuse a Portoferraio.
E’ il bilancio del nubifragio, acqua mista a grandine, che si è abbattuto sull’isola d’Elba intorno alle 14 di venerdì 5 pomeriggio, colpendo in particolare la zona di Portoferraio e facendo finire sott’acqua alcune strade, come quella che arriva al bivio di San Martino e la strada di San Giovanni all'altezza del Fosso della Madonnina.

Si abbandonano le auto ormai semisommerse dall'acqua (foto Giò)

Allagamenti anche nella zona del Carburo e a Val Carene, che è rimasta isolata per alcune ore. La situazione è peggiorata nel tardo pomeriggio, soprattutto nella zona della Casaccia e del Carburo, dove si sono verificati allagamenti importanti, con l’acqua che ha raggiunto il metro e mezzo. In serata le squadre dei vigili del fuoco sono entrate in azione con le idrovore e i mezzi anfibi per evacuare dai locali allagati 14 ragazzi che trascorrevano il pomeriggio nella casa famiglia della Casaccia. Nello stesso quartiere i pompieri hanno soccorso una quindicina di famiglie in difficoltà. Anche la redazione di Tele Elba è stata gravemente colpita, danni alle auto parcheggiate mentre i giornalisti presenti, isolati a lungo, sono stati soccorsi dai pompieri. Altre persone sono state soccorse in via Manganaro.

I danni maggiori si sono registrati nelle aree colpite dall’esondazione del fosso della Madonnina che non ha retto l’improvvisa piena. La forza dell'acqua ha distrutto un centinaio di metri della sponda che corre vicino alla foce. «Il crollo di questa parte di argine - spiega il sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari - è la cosa che più ci preoccupa». Il motivo è facilmente intuibile: se il maltempo continuasse il fosso diventerebbe una minaccia per tutta la zona. Senza contare che sarà poi necessario reperire le risorse per fare i lavori di ripristino. «Se non smette di piovere - aggiunte il sindaco Ferrari - la situazione potrebbe farsi ancora più seria».
Dopo una breve pausa nel pomeriggio, intorno alle 16,30 è ricominciato a piovere, tanto che la Protezione civile sul suo sito ha invitato a non recarsi a Portoferraio per chi proviene da Porto Azzurro a causa della tracimazione di alcuni corsi d'acqua lungo la strada. Interrotta anche la strada del Monumento a causa di alcune frane che hanno invaso la carreggiata.

A Lacona ha tracimato il fosso di Caubbio, trascinando in mare un’auto che si trovava parcheggiata sulla strada. Molta pioggia anche a Marciana Marina. Sono caduti 50 millimetri di pioggia in un’ora con punte fino a 165 millimetri. In serata si sono verificati allagamenti a Procchio. Allagamenti anche di importante entità si sono verificati nel versante occidentale.

Tutti i mezzi della protezione civile e del volontariato sono in campo per monitorare costantemente la situazione ed hanno operato anche per tutta la notte. «Non ci sono danni alle persone ma la situazione è seria», spiega il sindaco Ferrari. Il nubifragio è stato più violento del previsto: l’allerta era di tipo moderato e comunque nessuno si aspettava una tale violenza nell'area di Portoferraio.
A fare le spese dell’abbondante pioggia sono stati i proprietari di una decina di automobili finite sott’acqua nella zona del Carburo. I vigili del fuoco hanno dovuto far intervenire i carriattrezzi per trainare le carcasse delle auto.
In mattinata nello specchio d’acqua davanti a Campo si è formata una tromba marina che però ha perso potenza prima di toccare terra, poi è scattata la sorveglianza della rete dei fossi che rischiano di tracimare.

Fonte: IL TIRRENO