Un podere allagato nelle campagne di Mortelliccio (foto Pabar)

VENTURINA. Nessuna evacuazione, almeno per il momento, ma via alla procedura di emergenza. Il sindaco di Campiglia, Rossana Soffritti, ha invitato le famiglie che abitano nelle zone a rischio inondazione a trasferirsi ai piani superiori oppure altrove. La procedura prevede l'invio di sms ma anche gli avvisi a voce: una macchina con altoparlante ha già cominciato il giro.

Il fiume Cornia infatti ha superato i sei metri e mezzo e, anche se le previsioni del Consorzio di bonifica indicano un calo nella notte, la situazione è troppo pericolosa per restare a guardare. "Da due ore mi dicono che a monte il livello del fiume sta calando - spiega il sindaco - ma è bene prendere le dovute precauzioni e fare in modo che le persone possano mettersi in sicurezza. Non ritengo che sia il caso di ordinare l'evacuazione perché mi assicurano che non corriamo il rischio di un'inondazione. L'onda di piena, quella peggiore, è appena passata. Ma, ripeto, è bene fare qualcosa".

La mappa delle zone giudicate a rischio è la seguente: via di Casalpiano, via degli Affitti, via di Bandita, via di Ribocchi, via Aurelia sud e campagne limitrofe.

La decisione è stata presa nella sala della protezione civile aperta dopo che il livello del fiume aveva superato i cinque metri e mezzo. In preallerta Prefettura, Provincia e vigili del fuoco. Il livello di guardia dei sei metri del resto è stato raggiunto e superato in poco tempo.

Durante la giornata, in sei ore sono caduti quasi sessanta millimetri di pioggia, solo nella piana piombinese. Ottanta i millimetri caduti sulle colline tra Monterotondo e Massa Marittima. E così i fossi sono saliti al livello di guardia, uno ha tracimato, mentre il Cornia ha tenuto (e tiene) tiene tutti con il fiato sospeso.

Neanche a Suvereto, in particolare nella frazione di San Lorenzo, è ancora cessata l’allerta.

Piombino: corso Italia durante il nubifragio (foto Pabar)

Questi gli effetti del nubifragio che si è abbattuto oggi (lunedì 17)  nella nostra zona. Il primo violentissimo acquazzone c’è stato poco prima delle 15. Una pioggia fitta, con vento, che anche a Piombino ha messo a dura prova fogne, fossi e che - complice una visibilità prossima allo zero - ha creato grossi problemi alla circolazione.

Questo primo acquazzone è durato circa un’ora, almeno quello più intenso. Molte pozze sulla strada, in particolare lungo la Variante Aurelia, la Geodetica e a Fiorentina, oppure nella zona di Ponte di ferro. Ma, disagi a parte (alcune case hanno avuto problemi di infiltrazione dal tetto), per almeno un paio di ore non si è registrato alcun problema particolare né in città né nel comprensorio. Così riferivano sia i vigili del fuoco che la protezione civile. E pure il Consorzio di bonifica.
La pioggia infatti ha concesso brevi tregue che hanno permesso alle fogne di ricevere e ai corsi di acqua di defluire. Poi però ci sono stati altri scrosci intensi e, intorno alle 17, uno ancora violento. E’ stato allora che ha tracimato il primo fosso.

Mortelliccio, il punto in cui ha tracimato il fosso (foto Pabar)

E' avvenuto tra Mortelliccio e Carbonifera. Allagati campi, poderi, campeggi, agriturismi. Sul posto pattuglie di vigili urbani, personale del Consorzio di bonifica e squadre di vigili del fuoco di Follonica. I danni sono ancora da calcolare.
Osservato speciale il Cornia. Il fiume, che nella notte precedente aveva raggiunto i tre metri, nel primo pomeriggio si è mantenuto sotto i due metri. La preoccupazione però era legata alla perturbazione concentrata tra le colline di Monterotondo e Massa Marittima. E alla prima ondata di piena passata intorno alle 19 a Venturina. E questa infatti, come dicevamo, ha fatto salire il fiume sempre di più.
Ha tenuto invece il fosso Cosimo, pur sfiorando il livello in molti punti, allo sbocco del quale proprio la settimana scorsa era stato rimosso il ponte in previsione di eventi del genere. (Ultimo aggiornamento ore 00:27)

FONTE: IL TIRRENO