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Livorno sempre a secco: assalto alle autobotti Nei rubinetti l'acqua tornerà intorno alle 13.

Code lunghissime per prelevare l'acqua dai camion. Disagi in tutta la città e a macchia di leopardo. Niente acqua anche a Quercianella e Montenero. Quando tornerà a scorrere sarà torbida fino a sera.

di Alessandro Guarducci, Federico Lazzotti, Lara Loreti, Martina Corirossi e Valeria Cappelletti

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Se i tempi del ripristino saranno confermati, i livornesi saranno rimasti 48 ore senza acqua. Il ritorno alla normalità, infatti, è previsto intorno alle 13 di giovedì. E grazie a un bypass dovrebbe ricominciare a tornare l’acqua ai piani bassi delle abitazioni del centro e della periferia nord. Soffrirà di più la zona sud.

Intanto i livornesi senza acqua da martedì alle 13 hanno dato l'assalto alle autobotti dislocate in città per cercare di alleviare i giganteschi disagi, dopo la rottura di un grosso tubo dell'acqua che ha messo in ginocchio la rete idrica. Così in viale della Libertà il carico dell'autobotte si è esaurito in poco tempo e sono rimaste decine di persone in attesa che il mezzo tornasse dopo il rifornimento. Scene che si sono ripetute un po' dappertutto in città, laddove l’amministrazione comunale ha deciso di posizionare le autobotti per rifornire la cittadinanza.

LA MAPPA DELLE AUTOBOTTI - TUTTI I PUNTI DI APPROVIGIONAMENTO

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SCUOLE ANCORA CHIUSE
Sospesa anche giovedì l’attività didattica in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il sindaco ha spiegato che non ci sono i tempi tecnici per controllare tutti gli impianti nei vari istituti. Il personale non docente sarà in servizio per fare entrare i tecnici di Asa e Comune che dovranno controllare caldaie, termosifoni e impianti idraulici

LA CORSA ALL'ACQUA
Da stamani (mercoledì) si sono formate file di decine di persone davanti al fontanello dei Tre Ponti. E il viavai di carrelli colmi di bottiglie d'acqua fuori dai supermercati. In molti in città temevano un'altra giornata con i rubinetti a secco ed hanno avuto ragione. Si calcola che il disservizio riguardi oltre centomila persone. In funzione anche la fontanella Asa di via del Gazometro. Non funziona quella di via Torino

FOTO File per l'acquaLe autobotti - Livornesi in fila per l'acqua - I lavori di riparazione - I danni alla sede Asa


L'ACQUA TORNA ALLE 13
Sono arrivate le palancole da Reggio Emilia ed è stata montata la diga che serve a consentire di lavorare sul tubo rotto, in una zona completamente allagata dal canale dei Navicelli in piena. I lavori, nella loro completezza, si dovrebbero concludere intorno alle 4, poi piano piano sarà ripristinato il servizio idrico. Se non ci saranno contrattempi, la situazione dovrebbe tornare alla normalità tra le 12 e le 13 di giovedì. Fino a sera, anche giovedì ci saranno problemi per via della torbidità dell'acqua.

A complicare la situazione e a richiedere più tempo per riparare il guasto c'è stato anche il crollo dell'argine del canale. Si è dovuta così abbandonare l'ipotesi di ripristino più breve. Dunque, si è passati al "piano B" che, in estrema sintesi, prevede la costruzione di una grossa diga che impedisca l'ingresso dell'acqua dal canale dei navicelli all'interno della frana dentro alla quale è sommerso il tubo. Successivamente i sommozzatori dovranno inserire sotto il terreno delle palancole di sbarramento per alzare il tubo a questo punto l'acqua sarà aspirata e partiranno le riparazioni.

Il danno non è grave di per sé: lo smottamento di un argine, causato dalle forti piogge, ha fatto spostare la condotta fuori dalla sua sede naturale. Il problema è che la rottura si è verificata in un punto in cui per i tecnici è difficoltoso lavorare: sono dovuti intervenire alcuni sommozzatori, e si lavora a 5 metri sotto il livello del canale dei Navicelli. Attualmente sono impegnate sul cantiere dell’intervento 50 persone.
 

ACQUE TORBIDE
Durante la notte tra martedì e mercoledì inoltre, anche il bypass realizzato per deviare l'approvvigionamento proveniente da Mortaiolo era saltato a causa dell'eccessiva pressione. Questa seconda tubatura è stata riparata nella mattinata di mercoledì. Tuttavia, l'acquedotto del Mortaiolo, sotto stress da ore, è andato in tilt e le sue acque sono divenute particolarmente ferrose. Le autorità garantiscono che l'acqua è comunque potabile. Riparazione tempestiva o meno, bisogna tenere presente quando l'acqua tornerà a scorrere dai nostri rubinetti certamente ci saranno disagi legati alla presenza di terra.
 

LA GUIDA Domande e risposte sul guasto in corso

IMPIANTI SPORTIVI
Intanto il Comune ha deciso di chiudere i due impianti sportivi gestiti direttamente: lo stadio Armando Picchi è il campo scuola “Martelli” di atletica leggera. Chiuse anche tutte le piscine. Per quanto riguarda  gli impianti sportivi privati, il Comune consiglia la chiusura.

IL LAVORO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Intanto i disagi purtroppo continuano ed è stata potenziata la rete della Protezione civile del Comune di Livorno e del volontariato. Già la notte tra martedì e mercoledì numerosi sono stati gli interventi: 1250 telefonate al numero di emergenza della Protezione della Civile (0586-446622), che ha portato centinaia di bottiglie d’acqua a persone disagiate, in particolar modo anziani soli. Ospedale, centri di riabilitazione, case di riposo pubbliche e private fino a questo momento non hanno avuto problemi in quando hanno depositi autonomi o, dove necessario, sono stati approvvigionati con autobotti. L’approvvigionamento con autobotti si è reso necessario per le scuole di Montenero e Quercianella, le uniche rimaste aperte in quanto non erano previsti inizialmente da Asa problemi idrici.

LA SITUAZIONE NEI QUARTIERI
Si segnalano rubinetti a secco nei quartieri sud della città dove fino a martedì il servizio era stato garantito, grazie all’approvigionamento del deposito di Banditella. In città la mancanza di acqua viene segnalata a macchia di leopardo. Buona parte della città, secondo le informazioni fornite dal Comune, sarebbe rifornita ma la pressione è fortemente ridotta (500 litri al secondo rispetto agli 800 abituali) e l'acqua non raggiunge i piani alti . "L'approvvigionamento di acqua verso Collesalvetti – aggiunge Massimo Gulì, assessore alla protezione civile –  è stato ridotto e deviato verso la città di Livorno". Anche Montenero e Quercianella, che in un primo momento non erano stati interessati dall'emergenza idrica, sono a secco. Leonardo Gonnelli, capo della Protezione Civile, rivolge un duplice appello ai cittadini: "Cercate di ridurre e limitare l'uso dell'acqua e degli elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie".

13 marzo 2013
Fonte: iltirreno
 

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