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Etna: quattro eruzioni lampo in 48 ore, così solo nel 2000.

Quattro eruzioni in 48 ore dal Nuovo Cratere di Sud Est dell'Etna rappresentano una notevole attività vulcanica che ha avuto precedenti solo nel 2000
(fonte foto: prweb.com) space
 

Giovedi 21 Febbraio 2013 -

Si susseguono in questi giorni diverse eruzioni sull'Etna accompagnate da tremori vulcanici. In 48 ore quattro esplosioni hanno colorato la cima del vulcano con fiumi di lava rossa.

L'Etna ha aperto la sua "stagione 2013" il 19 febbraio con una prima eruzione dal Nuovo Cratere di Sud-Est: un parossismo lampo attorno alle 5 di mattina ha dato il via all'attività vulcanica di questi giorni.

Sempre dalla bocca di Sud-Est ieri mattina, il 20 febbraio, una seconda eruzione, con fontane di lava e ceneri, ha colorato di rosso il cielo sopra al vulcano. Lo spettacolo è iniziato all' 1.50 di notte per terminare alle 2.35.
Nel primo pomeriggio di ieri, tra le 14.15 e le 14.50, una terza eruzione ha interessato il vulcano.

"La rapida successione di tre episodi eruttivi parossistici nell'arco di meno di 36 ore è notevole; l'unico precedente conosciuto nella storia recente dell'Etna con una frequenza simile di tali episodi è stata la serie di parossismi dell'anno 2000" scriveva ieri sera l'Ingv. E oggi si conta già una quarta eruzione. Stamattina infatti tra le 6 e le 8 dal cratere di Sud-Est è scaturita una forte attività esplosiva con emissione di cenere lavica, accompagnata da fontane di lava.

Tutte e quattro le eruzioni hanno emesso nubi di cenere, fontane di magma e colate di lava dalla sia fenditura che taglia l'orlo craterico sud-orientale sia da una nuova frattura eruttiva che si è aperta sul basso fianco sud-occidentale del cono. Il braccio lavico che scende dal Nuovo Cratere di Sud-Est si dirige fortunatamente nella desertica Valle del Bove e l'attività vulcanica non sta influenzando l'operatività dell'aeroporto di Catania.

Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità elevata per l'area sommitale del vulcano. Sulla base di ciò un'ordinanza del Prefetto di Catania impone l'assoluto divieto di accedere al vulcano sul versante Sud oltre quota 2920 m (in prossimità della Torre del Filosofo) e sul versante nord oltre la quota di 2990 m (in prossimità di Punta Lucia) fino al 28 febbraio.

Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile

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