La frana e l'albergo soprastante

Potrebbe esserci una serie di lavori edilizi abusivi eseguiti all’interno dell’Hotel Plaza all’origine dello smottamento che lo scorso 16 gennaio si è abbattuto sulla strada che collega Porto Azzurro a Portoferraio, all’uscita del paese, in località Fanaletto. L’ipotesi emerge da un rapporto della Stazione Carabinieri di Porto Azzurro che è stato pubblicato all’Albo Pretorio on line del Comune in allegato alla comunicazione di abuso edilizio trasmesso dal Comune stesso alla Procura della Repubblica e agli altri uffici interessati per Legge. L’accertamento, effettuato  in data 18 gennaio e quindi 2 giorni dopo la frana, mette in evidenza fra l’altro “la realizzazione di un corridoio eseguito nel sottosuolo del fabbricato, scavando nella roccia dove poggia la struttura dell’albergo, lungo 27 metri e largo 3 metri e 20”, al termine del quale “è in corso di realizzazione un vano sotto il piano di campagna, profondo 1 metro e mezzo, delle dimensioni di 4,5 metri per 3, che dovrebbe avere le funzioni di piscina o vasca”.

“Quest’opera, ricavata perforando l’intero volume nella roccia – si legge ancora nella scheda informativa dei Carabinieri – si trovava non molto distante dalla frana della parete rocciosa verificatosi il 16 gennaio 2013”.

I tre responsabili di quest'opera, presunto abuso, due amministratori della società “F.lli Papi e Figli” e un terzo, un imprenditore edile residente in provincia di Napoli, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Livorno. I Carabinieri, inoltre, hanno provveduto al sequestro preventivo dell’area interessata, già convalidato peraltro dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Livorno. Il sequestro, tuttora in essere, non inficia evidentemente l’attività dell’Hotel Plaza, che è stato riaperto a seguito della ordinanza del sindaco di Porto Azzurro del 29 gennaio, che ne revocava la sospensione dell’attività.

Fonte: tenews