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Stop all'allerta meteo, ora è allerta valanghe: prudenza.

L'allerta meteo di questi giorni evidenziava l'abbondante caduta di neve fresca, ma ora che le precipitazioni stanno cessando, sulle montagne aumenta l'allerta valanghe sia provocate sia spontanee

Mercoledi 13 Febbraio 2013 - Attualità -
Al Nord Italia è cessata l'allerta meteo per nevicate abbondanti, ma su tutti i rilievi italiani è allerta valanghe. Sulle Alpi in particolare l'allerta è alquanto marcata, mentre procedendo verso Sud sugli Appennini, il grado di attenzione diminuisce, seppur presente.
La neve fresca e abbondante caduta in questi giorni non ha ancora avuto il tempo di attaccarsi e compattarsi bene, essendo dunque portatrice di pericolo.

In Piemonte l'allerta valanghe è di grado 4/forte sui rilievi alpini al confine con la Liguria. Il bollettino dell'Arpa Piemonte riferisce che "è attesa la ripresa dell'attività valanghiva spontanea, con valanghe generalmente di neve a debole coesione, localmente a lastroni e di dimensioni medie sui settori dove si registrano i maggiori quantitativi di nuova neve. Su A.Marittime e A.Liguri non sono da escludersi valanghe di grandi dimensioni con possibili problemi alla viabilità. In queste aree la possibilità di provocare valanghe a lastroni già al passaggio del singolo sciatore è diffuso su molti pendii ripidi, a tutte le esposizioni e a partire dalle quote di media montagna fino in prossimità delle creste". Ma anche le restanti alture della Regione sono marchiate dall'allerta valanghe da grado 2/moderato a 3/marcato.

Il grado 4 di rischio valanghe viene evidenziato anche su tutti i rilievi del Friuli Venezia Giulia e sulle Prealpi Venete e Dolomiti meridionali venete. Sul grado 3 stazionano tutte le montagne del Trentino Alto Adige, della Valle d'Aosta, le Prealpi Lombarde, le Alpi Orobiche, le Alpi Lepontine, le Alpi Cozie, le Alpi Marittime liguri, l'Appennino Ligure, l'Appennino Tosco-Emiliano, l'Appennino Marchigiano meridionale e i monti Sibillini, l'Appennino Abruzzese settentrionale e Terminillo ed infine l'Appennino Abruzzese centro meridionale. L'allerta di grado 2 si registra sui restanti rilievi della Penisola escluso l'Etna, dove viene segnalata un'allerta valanghe di grado 1/debole.

Il bollettino per rischio valanghe va sempre consultato prima di avventurarsi in montagna, specialmente laddove la neve non viene battuta appositamente come in pista. I rischi di provocare un distaccamento valanghivo non sono pochi, specialmente dopo abbondanti nevicate, ma le valanghe possono staccarsi anche spontaneamente, il che rende ancora più fondamentale la prudenza per quanti vogliano fare attività in montagna, prudenza che alle volte si dovrebbe tradurre in rinuncia. Laddove il rischio valanghe è moderato, marcato o forte è sconsigliato avventurarsi fuori pista o in escursioni pericolose. In ogni caso i tecnici del soccorso ricordano sempre di munirsi di Artva, pala e sonda e di informarsi se nella propria attrezzatura da montagna si è almeno provvisti della piastrina Recco, tutti accessori utili per la ricerca e il soccorso dei sepolti in valanga.

Le valanghe sono un rischio estremamente presente, e quando si leggono di sventure occorse in montagna, molto spesso il vero "killer non è la montagna in sé, bensì l'incoscienza e la superficialità con la quale si decide di sottovalutarla.

Fonte:ilgiornaledellaprotezionecivile

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