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Garfagnana: prove tecniche di terremoto. Allarmismo o prevenzione?

Notte all'addiaccio per migliaia di persone in Garfagnana, per il timore di nuove scosse di terremoto

Venerdi 1 Febbraio 2013 -

Cosa è successo questa notte in Garfagnana? Dopo un allarme diramato in tarda serata dalla Protezione civile di Castelnuovo e dalla Provincia di Lucca circa possibili ulteriori scosse di terremoto,  dopo quella di M 4.8 del 25 gennaio, centinaia di persone hanno dormito in macchina e un migliaio è stata accolto nelle strutture appositamente predisposte per trascorrervi la notte, quali paleste o scuole. Forze dell'ordine, personale della protezione civile, volontari, amministrazioni locali hanno lavorato incessantemente per mettere in sicurezza, a livello precauzionale, tutta la popolazione, con la dovuta particolare attenzione per anziani, donne e bambini.
La scossa non c'è stata, la gente ha avuto comprensibilmetne molta paura, la notizia si è diffusa velocemente, soprattutto tramite i social network: gli abitanti, appreso dell'allerta, hanno afferrato al volo le poche indispensbili cose e si sono riversati in strada, ma la situazione è stata gestita in maniera ordinanta e organizzata, il che non ha causato particolare panico o situazioni estreme, in base a quanto riferiscono sindaci e respondabili Prociv della zona.

Ma cerchiamo di ricostruire i fatti:

L'INGV:
Come sempre succede in caso di scosse sismiche, l'INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, tiene informato il Dipartimento della Protezione civile sull'andamento della situazione. Quindi, dopo la prima scossa di magnitudo 4,8 verificatasi in Garfagnana il 25 gennaio scorso, l'INGV ha quotidianamente inviato l'aggiornamento (in questo caso 2 volte al giorno, mattina e sera) al DPC.
"Gli aggiornamenti - spiega Gianluca Valensise, funzionario INGV - sono accompagnati dalla lista degli eventi sismici e da mappe, e, se INGV lo ritiene opportuno, anche dauna valutazione sull'evoluzione delle sequenza. Questo è quanto INGV è chiamato a fare per il Dipartimento della protezione civile"


"Dopo la prima scossa di M 4,8 - prosegue Valensise - ce ne sono state oltre 200 tutte lievi, anche più leggere di quanto ci aspettassimo, comprese fra magnitudo 2 - 2,5 , di queste pochissime sono state avvertite dalla popolazione. Poi ieri giovedì 31 gennaio alle 0,42 si è verificata una scossa di magnitudo 3,3, che ovviamente ha allarmato molto i cittadini e che ha un po' alterato l'andamento della sequenza essendo la prima un po' più significativa dopo quella principale di M 4,8 del giorno 25.  Per certi versi era attesa una scossa di questo tipo, visto che le precedenti erano tutte molto piccole, ma la cosa importante dal nostro punto di vista era che abbiamo registrato che l'epicentro si spostava verso Sud Ovest".

Ed è questo il nocciolo di ciò che INGV ha comunicato al Dipartimento della protezione Civile: "Nel comunicato formulato ieri mattina 31 gennaio - ribadisce Valensise -  abbiamo solo rimarcato la modifica della sequenza con spostamento dell'epicentro verso sud ovest, cioè in direzione dell'abitato di Castelnuovo di Garfagnana: questo è quanto INGV ha comunicato al DPC.  La protezione civile, a quanto ci risulta, ha poi rilanciato l'informazione agli enti locali"
Quello che Gianluca Valensise però non si spiega è il fatto che questa segnalazione risale alle 8 - 9 del mattino di ieri, mentre la notizia di un possibile terremoto a Castelnuovo si è diffusa 12 ore dopo, cioè ieri sera."Forse - è la conclusione del funzionario INGV - tutto ciò è stato scatenato da un ciclo di paure, da preoccupazioni per le proprie responsabilità, e il risultato è quello che abbiamo visto".

La Protezione Civile comunale Castelnuovo di Gargfagnana:
Ieri sera 31 gennaio alle ore 22 la Protezione civile comunale di Castelnuovo Garfagnana ha diffuso attraverso Twitter un allarme per una possibile nuova scossa: "A seguito della comunicazione pervenuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri si consiglia di uscire di casa e rimanere all'aperto. E' stato aperto il COC al palazzetto dello sport. I cittadini si rechino nella aree di raccolta. A breve altre informazioni."  Seguiva l'elenco delle delle aree di attesa con foto del cartello che le individua, poi in tweet successivi, il numero telefonico del COC di Castelnuovo di Garfagnana, la comunicazione che le scuole oggi sarebbero rimaste chiuse e che per i bambini c'era la possibilità di trascorrere la notte presso l'asilo nido di Piano Pieve. Alle 6 di questa mattina, 1 febbraio, un tweet informa di una riunione di aggiornamento alle ore 11.

La Provincia di Lucca:
Ore 23: la Provincia di Lucca pubblica un tweet sulla propria pagina "il Dipartimento Protezione civile comunica rischio nuove scosse in Garfagnana, attivata sala operativa integrata".
E in una nota sempre delle 23 si legge: "Il Dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana. La sala operativa integrata della Provincia di Lucca e della Prefettura è attiva e sono state allertate le forze dell'ordine, i vigili del fuoco e i gruppi di volontariato".A seguire altri tweet che danno info sull'attivazione di punti di raccolta in diversi comuni della provincia.
Poi, alle 5 del mattino di oggi 01 febbraio, la stessa Provincia precisa che "il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale facendo seguito alla precedente nota inviata in data 31 gennaio 2013 ha precisato di non aver formulato alcuna previsione di forti terremoti, ma semplicemente una valutazione sulla possibile evoluzione della sequenza iniziata il 25 gennaio e che le conoscenze attuali indicano che le sequenze come quella in atto si sono già verificate ripetutamente in passato senza culminare in scosse distruttive, pur non essendo possibile prevederne l'evoluzione.Il comunicato, al pari del precedente, è stato diramato dalla Sala operativa integrata della Provincia e della Prefettura e dalle unioni dei comuni a tutti i sindaci della provincia e alla componenti del servizio di protezione civile".

Infine, tweet delle 12 di oggi: "Capo Protezione civile Gabrielli arriverà al Centro comunale di Pieve Fosciana alle 14,30" .

Nel frattempo il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, ha rilasciato una dichiarazione  polemica rispetto ai tempi della comunicazione dell'allerta:"L'analisi dell'INGV - ha dichiarato Baccelli - che parlava di un terremoto 'diverso' perché trasversale e non parallelo rispetto all'appennino e dunque più preoccupante, era delle 6,45 di giovedì ed era riferito all'evento sismico di mercoledì, quello di M 3,3. Il dispaccio della Protezione civile nazionale che parla di possibili scosse arriva alla protezione civile della regione Toscana alle 18,55. Alla provincia e alla Prefettura di Lucca arriva intorno alle 20,30"
Alcuni sindaci della Garfagnana hanno fatto prsente che la comunicazione era vecchia di 14 ore e che quindi tutto avrebbe potuto succedere nel frattempo.


Il Dipartimento della Protezione Civile:
Questo il testo della nota che il DPC invia alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna e che trasmette l'aggiornamento INGV delle 6,45: "...potrebbero avvenire altre scosse a sud ovest della scossa principale, in prossimità dell'abitato di Castelnuovo in Garfagnana e dell'epicentro del terremoto del 23,1,1985 (M 4,2)"
Al momento non ci sono comunicati ufficiali dal parte del DPC, il capo Dipartimento Franco Gabrielli ha però fatto sentire la sua voce sulla vicenda: "I sindaci si sono comportati in maniera perfetta - ha affermato - le idee sulla situazione in quell'area sono purtroppo molto chiare: è una zona altamente sismica, come confermano gli esiti di recenti riunioni. Quando è arrivata dall'INGV un'ulteriore segnalazione di richiamo all'attenzione, è stata veicolata ed è stato trovato un territorio che ha risposto. Mi auguro di avere tanti sindaci come quelli della Garfagnana" .
Gabrielli poi chiarisce che: "Nessuno ha mai parlato di evacuazione perché ritenevamo che vi fossero delle condizioni che non modificassero il quadro generale, che resta comunque quello di una situazione di pericolosità".
"Non si è trattato né di un eccessivo allarmismo né tantomeno di uno scaricabarile fra istituzioni che non vogliono assumersi le proprie responsabilità" prosegue il Capo dipartimento e aggiunge: "Con il senno di poi era facile dire che si poteva fare in maniera diversa; in tutta questa vicenda gli unici che non devono subire le conseguenze delle polemiche sono i sindaci. Appoggio e sostengo il loro comportamento, compreso l'utilizzo dei social network".

E a chi gli contesta di avere creato panico fra la gente o immotivato allarmismo, o di aver scaricato il peso di un evento imprevedibile  sulle amministrazoini locali Gabrielli risponde rifacendosi alla recentesentenza di condanna comminata ai membri della ex Grandi Rischi per il terremoto dell'Aquila: "Il frutto avvelenato di quella vicenda sta nell'atteggiamento che da allora in avanti verrà tenuto e, nel caso dell' INGV, la preoccupazione che ogni informazione possa essere utilizzata come una sottovalutazione, fa sì che se si deve dire "a" si dice "a+", si mettono le mani avanti e noi dobbiamo fare i conti con questa situazione. Noi come Dipartimento cosa avremmo dovuto fare? Tenere le informazioni nel cassetto? Noi abbiamo deciso, nell'ottica della più totale trasparenza che abbiamo da sempre adottato, di renderle pubbliche. Se questo è allarmismo, allora andatelo a dire ai sei imputati dell'Aquila".

Ma da tutta questa storia, dalla paura della gente, dalla notte trascorsafuori casa, dal terremoto che poi non è venuto e che nessuno sa se e quando verrà, cose ne è emerso? L'esperienza di questa notte in Garfagnana ha mostrato che la macchina della protezione civile locale ha funzionato: attraverso le sale operative comunali e intercomunali, sono stati approntati velocemente  punti di ricovero a disposizione delle persone che avevano deciso di trascorrere la notte fuori dalla propria abitazione (circa 1300),  anziani, disabili, bambini o persone particolarmente bisognose per malattie e altro hanno avuto il giusto sostegno. E, a parte i piccoli disagi della situazione, pare non ci siano stati problemi particolari nemeno per i tantissimi cittadini chehanno tascorso la notte in auto.

"Non e' possibile fare una stima precisa - afferma l'assessore provinciale alla Protezione civile Diego Santi - ma veramente in pochi hanno passato la notte a casa".
"Abbiamo spiegato a tutti che si trattava solo di un'allerta precauzionale spiega Maurizio Giannotti, Responsabile ProCiv Unione Comuni della Garfagnana - non si sono verificate scene di panico se non la paura comprensibile nelle prime ore".

Prove tecniche di terremoto, verrebbe quindi da dire, che devono insegnare a chi come noi vive in un Paese ad elevato rischio sismico, a prepararsi all'evenienza, perchè nessuno può dirsi sicuro, senza paure esagerate ma anche senza sottovalutazione del problema.
Dobbiamo imparare ad essere resilienti, perchè il terremoto non ti avverte quando arriva, dobbiamo sentirci sollevati se dopo una notta passata all'addiaccio possiamo dire "beh fortunatamente non è successo nulla", dobbiamo essere pronti ai falsi allarmi ma anche preparati ad affrontare le prossime scosse, dobbiamo pretendere normative che rendano le nostre case e gli edifici pubblici sicuri, dobbiamo fare nostro il concetto che spendere in prevenzione e sicurezza è un investimento per la vita.
E sperare che scienza e tecnologia prima o poi siano in grado di avvisarci per tempo del prossimo terremoto che verrà.


Patrizia Calzolari

Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile

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