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Allarme terremoto in Garfagnana e Mediavalle - Seimila persone abbandonano le abitazioni - Nella notte la precisazione della protezione civile.

Dopo lo sciame sismico degli ultimi giorni la protezione civile comunica che potrebbero verificarsi altre scosse. I sindaci avvertono la popolazione che si riversa nelle strade e nei punti sicuri. Il primo a rilanciare l'allarme, via Twitter, è il Comune di Castelnuovo dove centinaia di persone trascorrono la notte fuori casa. Alle 3 di notte un comunicato del prefetto Franco Gabrielli chiarisce la posizione della protezione civil.

LUCCA. Migliaia di persone allertate, una notte paradossale per gli abitanti della Garfagnana e della Mediavalle che, dopo giorni di convivenza con il terremoto, si sono ritrovati alle prese con un allarme (teorico) di nuove e ancor più violente scosse. E che è scattato dopo un comunicato della Protezione civile nazionale che paventava il rischio di un sisma con epicentro intorno a Castelnuovo Garfagnana. È iniziata così, tra paura e speranza, la lunga notte di circa 6mila sfollati che si sono riversati nei punti di raccolta allestiti dai vari Comuni (o in quelli comunque indicati come sicuri), mentre anche la sala operativa della Provincia di Lucca e della prefettura sono state attivate per organizzare le operazioni.

Poi in nottata arriva la clamorosa smentita della protezione civile: non abbiamo dato alcun allarme, era solo una valutazione sulla sequenza sismica. Subito dopo è stata convocata una riunione presso il centro intercomunale di Castelnuovo a cui hanno preso parte i sindaci dei comuni interessati dall'evacuazione, i vigili del fuoco, i carabinieri, la protezione civile locale e il presidente della Provincia Stefano Baccelli. Durante l'incontro, preso atto di quanto riferito dalla protezione civile nazionale, è stata convocata una nuova riunione per domani, venerdì, alle 11.

Le prime immagini dell'evacuazione

Tutto è iniziato con un comunicato della protezione civile che, facendo riferimento allo sciame sismico degli ultimi giorni, lanciava l'allerta citando il terremoto del 23 gennaio 1985 per indicare un possibile epicentro di eventuali nuove scosse. Insomma un allarme teorico, che ha scatenato una comprensibile reazione di panico. Lo conferma il sindaco di Barga, Marco Bonini, che spiega come dopo il comunicato della protezione civile siano stati i sindaci di Garfagnana e Mediavalle a dover prendere una decisione. "Non potevamo fare altro - dice - che tentare di mettere al sicuro la popolazione".

LE PRECISAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE NELLA NOTTE
Alle 3 di notte la protezione civile e il prefetto Gabrielli trasmettono un comunicato che riporta una nota di precisazione dell'Ingv: "Nel comunicato in oggetto (quello che ha fatto scattare l'allarme, ndr) non è stata formulata alcuna previsione di forti terremoti ma semplicemente una valutazione sulla possibile evoluzione della sequenza iniziata lo scorso 25 gennaio con la scossa di magnitudo 4.8. I dati già in possesso dell'Ingv consentono di vincolare la sequenza in atto su una faglia sismografica orientata a NE SO, dunque perpendicolare alla valle del Serchio e alla catena appenninica lungo la quale anche in passato si è avuta sismicità di livello intermedio con terremoti che hanno raggiunto o superato di poco la magnitudo del 25 gennaio scorso. Tenendo sempre ben presente che complessivamente la Garfagnana e la Lunigiana sono zone ad elevata pericolosità sismica, la valutazione di questa mattina intendeva semplicemente sottolineare il fatto che future scosse della sequenza avrebbero potuto avvenire anche nella porzione della faglia identificata, ovvero in prossimità di Castelnuovo. Le conoscenze attuali indicano che sequenze come quelle in atto si sono verificate anche altre volte in passato senza culminare in scosse distruttive e che le stesse conoscenze non consentono né all'Ingv né a nessun altro di prevedere l'evoluzione della sequenza in atto".

IL SINDACO DI BARGA: SINDACI LASCIATI SOLI A DECIDERE


IL TWEET DA CUI È PARTITO L'ALLARME
Alle 22,19 di stasera è stato il Comune di Castelnuovo Garfagnana a rilanciare per primo l'allarme, citando proprio la comunicazione della protezione civile. Così si è scatenato il tam tam che ha raggiunto la popolazione. Facile immaginare come in tanti abbiano deciso di lasciare la propria casa per paura. Ed è questo un aspetto che ha suscitato polemiche tra le popolazioni evacuate: l'allarme è stato dapprima veicolato via Facebook e Twitter e molte delle persone interessate sono poi venute a conoscenza dell'allerta solo tramite il successivo tam tam nei paesi.



I PUNTI DI RACCOLTA COMUNE PER COMUNE


AUDIO: LA CRONACA DA CASTELNUOVO GARFAGNANA di Luca Dini

I GRAFICI 268 eventi in una settimana - La scorsa notte altre tre scosse

I LETTI AL PALASPORT DI CASTELNUOVO
Intorno a mezzanotte erano già centinaia le persone che avevano cercato riparo nel palaspost di Castelnuovo dove sono arrivati alcune decine di letti che sono stati dati agli anziani. Per gli altri sdraio e sedie. Intorno all'una sono stati distribuiti anche té caldo e viveri, mentre alcune persone stavano già facendo ritorno nelle loro case e altre hanno scelto di aspettare insieme che l'allarme rientrasse, chi giocando a carte chi passando il tempo con l'Ipad. Molti sono rimasti a dormire nelle auto parcheggiate intorno ai punti di raccolta. I bambini, almeno una ventina, sono stati trasferiti all'asilo nido che è stato appena adeguato alle ultime norme antisismiche, come l'ospedale. C'è anche chi è rimasto a casa proprio perché consapevole che la propria abitazione è sicura. Nelle frazioni più lontane, invece, in molti hanno scelto di trascorrere la notte in auto, nei parcheggi indicati come punti sicuri. Anche per loro, poi, è arrivata l'assistenza della protezione civile. A Pieve Fosciana 15 anziani sono stati ospitati al centro operativo comunale, mentre un centinaio di persone ha trovato un tetto in uno stabile vicino alla sede dei vigili del fuoco. A Barga, invece, moltissime persone hanno trascorso la notte nelle scuole, visto che si tratta di edifici antisismici. Da segnalare, poi, come la macchina della solidarietà abbia subito varcato i confini regionali. La protezione civile, infatti, già in nottata ha ricevuto le offerte di aiuto di associazioni di tutta Italia - compresa l'Aquila e l'Emilia - che sono state però declinate.


I COMUNICATI DEI SINDACI
Tutti i sindaci dei Comuni della provincia sono stati informati e sono state attivate le procedure di protezione civile. "A seguito di una comunicazione pervenuta dal dipartimento di Protezione civile ha reso noto il sindaco di Barga, Marco Bonini - informo la popolazione che si ipotizzano scosse di notevole intensità sul territorio della Garfagnana. Invito quindi a lasciare le proprie abitazioni se collocate ai piani alti o non ritenute sismicamente sicure”.  Questo, invece, il tweet inviato dalla protezione civile del comune di Castelnuovo Garfagnana. "Ha aperto il C.O.C. al Palazzetto dello Sport di Castelnuovo Garfagnana. I cittadini si rechino nelle aree di raccolta. A breve altre informazioni".  Nel tweet si cita anche il numero 0583 641408 a cui rivolgersi in caso di necessità.

Il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, dalla sua pagina Facebook dice: «Attenzione! La Protezione Civile ci segnala la possibilità di nuove scosse di terremoto, nelle prossime ore, con epicentro Castelnuovo Garfagnana. Si raccomanda la massima diffusione della notizia a scopo precauzionale». Da Twitter invece il sindaco di Fabbriche di Valico, e presidente Uncem toscano, Oreste Giurlani, scrive: «Misericordia e forze dell'ordine stanno avvisando i cittadini di Fabbriche per possibili scosse terremoto. Scuola antisimica comunale aperta».

Il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, dice che quella data ai Comuni della Garfagnana e della Media Valle del Serchio circa la possibilità di nuove scosse di terremoto è stata «una corretta e doverosa informazione in via cautelare». «Non ci sono stati ordini di evacuazione - spiega Baccelli - ma i sindaci hanno consigliato di trascorrere la notte fuori da casa».

Intanto oggi le scuole resteranno chiuse in tutta la Garfagnana e la Mediavalle.

Fonte: iltirreno

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