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Gabrielli in Garfagnana: nessuna risorsa straordinaria.

La scossa di terremoto del 25 gennaio in Garfagnana ha generato alcuni danni a 27 edifici, tra cui due scuole, ma non essendosi presentata la necessità di assistenza alla popolazione non si presentano neanche le condizioni per la richiesta dello stato di emergenza, e di conseguenza l'erogazione di fondi straordinari
Fonte foto: loschermo.it space
 

Giovedi 31 Gennaio 2013 -

Non arriveranno risorse straordinarie da Roma per la Garfagnana. E' quanto affermato dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, durante la sua visita nelle zone colpite dalla scossa di magnitudo 4.8 del 25 gennaio.

"La Regione Toscana - ha spiegato Gabrielli - non ha richiesto lo stato di emergenza. E tale soluzione, che teoricamente può presentarsi anche a giorni di distanza dall'evento calamitoso, non appare ad oggi neanche lontanamente all'orizzonte, venendo meno i requisiti fondamentali che determinano tale richiesta, ovvero sia: la necessità di assistenza immediata e diretta alla popolazione, considerando che di fatto non ci sono stati sfollati".

Non sono dunque stati riscontrati i requisiti per la richiesta dello stato di emergenza, ma alcuni danni ci sono comunque stati. 27 edifici infatti sono risultati inagibili, le risorse per la loro sistemazione arriveranno, solo con tempi più lunghi, seguendo la via "ordinaria".
Gli edifici danneggiati sono per lo più chiese, ad esclusione di due scuole, una scuola media a Piazza al Serchio e una elementare a Ghivizzano. Le autorità hanno deciso che gli alunni della scuola media di Piazza al Serchio saranno trasferiti a Minucciano, e a questo scopo sarà organizzato anche un apposito servizio di scuolabus, mentre i bambini della primaria di Ghivizzano andranno nei locali delle scuola media della stessa frazione.

"Noi come Dipartimento non abbiamo la possibilità di intervenire economicamente in supporto dei territori colpiti da eventi calamitosi - ha proseguito il numero uno della Protezione Civile - ma siamo a disposizione per l'affinamento e la messa a punto del Piano di Protezione Civile in collaborazione con tutti i soggetti che operano sul territorio". Un territorio che lo stesso Gabrielli definisce "a rischio e verrà seguito con la massima attenzione. Tutti noi dobbiamo fare il massimo per prevenire gli effetti di un terremoto e la strada migliore da seguire è quella di mappare il territorio, sensibilizzare la popolazione e le istituzioni locali su come vada affrontato questo fenomeno, oltre a programmare interventi di messa in sicurezza. Questi, in parte, sono i nostri compiti e questo è ciò che siamo pronti a fare, a partire dal sottoscritto, che si impegna a ritornare qua ogni qualvolta si renda necessario".

Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca, ha condiviso quanto espresso da Gabrielli e ha sottolineato come: "in una zona come quella della Garfagnana e della Media valle del Serchio, che la stessa Commissione grandi rischi ha dichiarato ad alto rischio sismico, come amministratori e come cittadini abbiamo il dovere di lavorare per rafforzare la protezione civile. Nella consapevolezza del periodo di forte crisi che stiamo attraversando, è necessario fare tutto il possibile per trasformare la prevenzione in azioni certe e strategiche ed evitare la logica degli interventi spot. Per questo si devono trovare risorse straordinarie per la Valle del Serchio ma anche per l'intera provincia, con una legge speciale studiata ad hoc".

Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile

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