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Pronto l’aggiornamento del piano d’emergenza della diga di S. Luce.
La bozza predisposta dalle Province di Livorno e Pisa passa ora al vaglio dei territori
E’ giunto alle fasi finali l’aggiornamento del piano d’emergenza, cioè il protocollo di gestione delle situazioni di criticità, della diga di Santa Luce, sul fiume Fine. Promotrici dell’iter di revisione le due Province geograficamente interessate, Pisa e Livorno. La bozza della nuova versione, predisposta da un tavolo tecnico ad hoc, si appresta ad essere adottata dai rispettivi Consigli Provinciali, per essere, poi, sottoposta al confronto con i territori, per le eventuali osservazioni e modifiche.
A illustrare gli obiettivi dell’iter in svolgimento sono, per le stesse Province, i relativi assessori alla protezione civile, Maria Teresa Sposito (Livorno) e Valter Picchi (Pisa). “L’esigenza di adeguamento del piano – spiegano – è quella di definire procedure di pronto intervento che abbraccino tutti i territori potenzialmente coinvolti in scenari di rischio legati alla diga. Nella sua versione attuale, infatti, il piano riguarda il solo bacino pisano: si tratta dunque di operare un ‘naturale’ e doveroso perfezionamento dei suoi contenuti, andando a considerare anche le specificità delle aree livornesi; e recependo in tal senso anche un invito giunto dalla Prefettura di Livorno su istanza del Comune di Rosignano”.
Per la revisione del documento operativo è stato istituito un apposito gruppo di lavoro, di cui fanno parte rappresentanti delle due stesse Province, dei Comuni di Castellina, Rosignano e Santa Luce, del Centro intercomunale di protezione civile Colline Marittime e Bassa Valdicecina.
Il tavolo tecnico ha concluso il suo compito giusto nei giorni scorsi e presentato la bozza del nuovo piano d’emergenza. Dopo il passaggio nei Consigli Provinciali per l’adozione, il piano sarà reso consultabile da parte di tutti i soggetti interessati, per la presentazione di eventuali osservazioni. La stesura definitiva del piano sarà, infine, sottoposta all’approvazione delle assemblee consiliari.
Livorno, 3 dicembre 2012
Fonte: www.provincia.livorno.it