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Obbligo di catene Altolà di Peria «Una vessazione».

PORTOFERRAIO. L’ordinanza che obbliga ad avere a bordo catene da neve anche all’Elba? Frutto di un’azione forse troppo zelante da parte dei tecnici labronici che non conoscono la realtà dell’Elba. Il...

PORTOFERRAIO. L’ordinanza che obbliga ad avere a bordo catene da neve anche all’Elba? Frutto di un’azione forse troppo zelante da parte dei tecnici labronici che non conoscono la realtà dell’Elba. Il sindaco di Portoferraio, Roberto Peria non è d’accordo sul provvedimento entrato in vigore sull’isola da ieri primo dicembre e chiede una modifica all’ordinanza provinciale. «Prima di tutto – afferma – in un momento di difficoltà come quello che stiamo passando costringere le famiglie a spendere soldi per comprare catene che, se va bene useranno 2-3 giorni, a distanza di un certo numero di anni, mi sembra un vessazione». Si parla di un costo di alcune decine di euro, fino a 60 e più. Una spesa per attrezzature che magari non verranno mai usate visto il clima elbano. Ricorda infatti il primo cittadino portoferraiese che certi eventi a differenza del continente sull’isola, si verificano con intensità in maniera sporadica e quindi il suggerimento è un altro: «al momento che si verificheranno eventi come nevicate o forti gelate – continua Peria – vietiamo di immettersi nella viabilità se non con determinati accorgimenti, ma solo in quel caso, non obbligare per un determinato periodo a girare con le catene a bordo. Mi sembra una cosa inutile. Per l’Elba non è mai stato emanato un provvedimento simile». Lo scorso anno si sono verificate nevicate forti che hanno creato difficoltà, ma «sono state subito fronteggiate dalla Protezione civile - ricorda Peria - senza alcun incidente e bisogna dire che non sono così frequenti sula nostra isola». Altra questione che confuta Peria è l’obbligo obbligatorio delle catene. «Esistono diversi dispositivi efficienti antiscivolo – spiega – perché obbligare solo alle catene? In altre realtà vengono utilizzate le calze che sono un ottimo deterrente, ma ce ne sono anche altre valide. Non capisco perché limitare la scelta». Insomma sono troppe le condizioni che vengono poste dall’ordinanza provinciale, per questo il sindaco chiede una modifica. «Faccio un appello al buon senso, e alla sensibilità del presidente della Provincia Giorgio Kutufà - continua - perché modifichi l’ordinanza e la limiti al verificarsi degli eventi . Non ci sono mai stati fenomeni così gravi da giustificare misure così restrittive».

 
02 dicembre 2012
 
Fonte: il tirreno
 
 

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