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Maltempo, a Carrara esonda il Carrione Ad Albinia torna l'incubo degli allagamenti.

Nuova emergenza maltempo. A due settimane dall’alluvione in Toscana, nuova ondata di piogge nella notte. A Massa reggono gli argini dei torrenti esondati ma non si contano gli allagamenti. Estesa fino a giovedì notte l'allerta meteo.

MASSA-CARRARA. Due settimane dopo in Toscana il maltempo torna a colpire duro, e sempre nelle stesse zone, la Maremma e la provincia di Massa Carrara: il sud e il nord. Stavolta non ha fatto vittime, ma di nuovo fango ovunque, famiglie sfollate, scuole chiuse, frane, frazioni isolate. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha cercato di dare coraggio: «Il ciclone Medusa da ieri sparge sale sulle ferite aperte. Ma noi non ci piegheremo e teniamo duro. La Toscana ce la farà, come nel '66».  A distanza di pochi giorni, Rossi è stato costretto a chiedere di nuovo «aiuto» al Governo e a fare appello alla «solidarieta» del Paese. «La Toscana - ha ricordato - tante volte si è mobilitata per aiutare gli altri. Questa volta ne abbiamo bisogno noi».   

Per la provincia di Massa Carrara le alluvioni sembrano ormai una sciagura ineludibile. Il 25 ottobre 2011, dopo sei ore di pioggia torrenziale, il Magra superò gli argini, travolgendo il centro e uccidendo tre persone. Diciassette giorni fa hanno rotto gli argini altri due torrenti della città: il Taverone e l'Aulella. Lo sgomento si è rinnovato la notte scorsa, con l'esondazione del torrente Carrione, avvisaglia di una nuova giornata di allagamenti, danni e disagi. «Quindici giorni dopo ci siamo trovati sulla testa questo nubifragio con un territorio fragile con ferite ancora aperte - ha spiegato il sindaco Angelo Zubbani, sindaco di Carrara - I danni sono stati tanti».   

Fra gli abitanti della zona, la stanchezza si somma allo sgomento. «L'unica cosa positiva di questa storia sa quale è? - commentava oggi Almo Gentili, che vive ad Alteta, una delle frazioni di Massa colpite dalle due ondate di maltempo - Che questa seconda alluvione non ha potuto portarci via nulla, perchè avevamo già perso tutto». Non c'è rassegnazione, ma rabbia sì: «Così non si può andare avanti - è stata la protesta di Massimiliano Confalonieri, che vive alla periferia di Carrara - bisogna intervenire a monte, che siano i privati o il Comune a farlo, l'importante è che certe cose non accadano più. Non è possibile che per due ore di pioggia la città si trasformi in un fiume di fango e detriti».   

L'incubo è tornato anche in Maremma, dove il 12 novembre il maltempo ha provocato cinque vittime. Ad Albinia, che due settimane fa fu il centro più colpito dall'ondata di maltempo, anche oggi alcune famiglie sono state evacuate, dopo che loro stese avevano chiesto, impaurite, di lasciare le loro case in zone agricole. A Grosseto, dove è piovuto forte per tutta la notte, ci sono stati numerosi allagamenti. In tutta la provincia sono state chiuse 19 strade, è stata interrotta per un pò una linea ferroviaria Genova-Pisa, in molti Comuni è stata decisa la chiusura delle scuole. Qualche podere è rimasto isolato, soprattutto nella zona di Quarto Albegna. Una famiglia è stata sgomberata. È nuovamente scattata l'allerta: sorvegliati speciali i fiumi e corsi d'acqua.

VIDEO Carrara: i danni dopo l'alluvione - Esonda il Carrione

Rossi chiede lo stato di emergenza. La Regione Toscana ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza e un contributo di 50 milioni di euro per tutti i territori toscani colpiti dalle alluvioni di questo mese. Lo ha annunciato stasera il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenuto al consiglio comunale di Carrara. «Venerdì - ha aggiunto Rossi - il Consiglio dei ministri dovrebbe discutere la nostra richiesta. Ho avuto nel corso della giornata colloqui telefonici con il ministro Grilli, con il sottosegretario Catricalà e con il responsabile della Protezione civile Gabrielli. Quanto alle risorse che verranno stanziate esse serviranno per gli interventi di emergenza e se, come richiesto, verranno inserite nella dichiarazione dello stato di emergenza, saranno considerate al di fuori del patto di stabilità».

I dati.185 millimetri di acqua in tre ore. È questa, per la precisione, la portata della nuova bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città di Carrara, provocando l’esondazione dei torrenti Carrione e Parmignola e l’allagamento di ampie porzioni del territorio comunale, in particolare tra la piattaforma ferroviaria e il mare. È stata la seconda ondata alluvionale per la città del marmo in due settimane (nel primo caso caddero 250 millimetri di acqua in quattro ore): un'alluvione sull’alluvione che ha allargato ferite che non era stato ancora possibile rimarginare. Di fronte a questa nuova emergenza è stato predisposto dalla  protezione civile regionale un intervento speciale: inviata sul posto una colonna di soccorsi composta da 24 mezzi, 7 idrovore e 4 gommoni e da ben 60 volontari. L’attività di soccorso alla popolazione, gli interventi per far fronte agli allagamenti e di ripristino delle più gravi criticità si è sviluppata e continua a svilupparsi senza sosta. In alcuni casi è stato necessario evacuare le abitazioni:  sono 60 le persone che sono state momentaneamente ospitate negli ambienti di Carrarafiere.

FOTO Nubifragio a Carrara, famiglie evacuate

I punti critici. Nel corso della mattina di mercoledì 28 i tecnici della Regione e quelli del Comune hanno compiuto un sopralluogo sui punti più critici, visionando in particolare la situazione delle sponde e dei ponti sul Carrione e sul Parmignola e più in generale la rete idrografica cittadina. Sono stati disposti una ventina di interventi di somma urgenza: i lavori per gran parte di questi sono iniziati sin dal primo pomeriggio. Tra gli interventi avviati sul Carrione la messa in sicurezza di un tratto a valle del ponte sull’Aurelia, e la realizzazione di un intervento di protezione alle sponde in località ponte Cimato. Sul Parmignola è partito l’intervento per rimuovere il materiale che ostruisce il deflusso delle acque all’altezza del ponte sull’Aurelia, mentre sono stati anticipati i lavori sulla sponda in località Fiorino. Quest’ultimo intervento era parte delle azioni urgenti già approvate dalla Regione Toscana per far fronte alla prima ondata alluvionale. Oltre 8 milioni di euro dei 100 stanziati, sono infatti destinati a opere idrogeologiche urgenti  nel territorio di Carrara. Queste opere restano indifferibili, ma il ciclone Medusa con il suo passaggio ha reso ancora più pesante la conta dei danni.

FOTO Il centro di Gragnana sott'acqua

A Massa hanno tenuto gli argini dei torrenti straripati due settimane fa, ma si sono verificati lo stesso allagamenti a causa della fortissima pioggia. Che, puntuale, ha rispettato le previsioni. Martedì 27 è infatti scattata un’allerta meteo della Protezione civile di criticità moderata a partire dalle 22 e fino alle 18 di mercoledì 28. Puntuale, intorno alle 22,30 di martedì 27, si è abbattuta una prima bomba d’acqua accompagnata da una pioggia di fulmini. Uno ha provocato un incendio in via Pietrasanta, nella zona di Ricortola, davanti al ristorante “Il cavallino rosso”. Intorno all'una molte strade erano già impraticabili. Impossibile percorrere via XX Settembre che collega Marina di Carrara a Carrara e via Candia. A Massa nella nottata è saltata anche una parte della linea telefonica e non è stata ancora ripristinata. Moltissime le chiamate di soccorso ricevute dal 118 e dalle forze dell’ordine e gli interventi dei vigili del fuoco. Intanto la Protezione civile sta preparando una nuova allerta meteo che sarà diramata a momenti.

AVENZA Allagata la sede della Cna

In Lunigiana ha esondato il torrente Lucido in località Monzone. In questo caso la Protezione civile ha fatto evacuare 60 persone nella notte che tuttavia sono potute rientrare nelle proprie case dopo poche ore. Secondo gli operatori della Protezione civile, in Lunigiana sono caduti 50 millimetri di pioggia in un’ora. In tutta la provincia di Massa restano chiuse diverse strade provinciali, tra cui la 445 del Cerreto.

Rossi rientra da Bruxelles. «Ancora una notte da incubo in Toscana, mentre ci aspetta un giorno di allerta e timore. Il ciclone Medusa sparge sale sulle ferite aperte, in particolare su Carrara. Ma noi non ci piegheremo e teniamo duro»: così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi rientrato- da Bruxelles per raggiungere le zone colpite dall'alluvione.  «Ai cittadini delle zone colpite che stanno soffrendo, dico che non li abbandoneremo. Al governo ripetiamo che abbiamo bisogno di aiuto e gli chiediamo, ancora una volta, di essere nostro partner nel portare a termine le cose e di darci poteri e risorse adeguati. Al Paese - aggiunge Rossi - chiediamo solidarietà. La Toscana tante volte si è mobilitata per aiutare gli altri. Questa volta ne abbiamo bisogno noi».  

Treni in tilt per ore. Grossi disagi alla circolazione dei treni. Solo intorno alle 6  è stato riattivato il binario sud della linea ferroviaria tra Massa Centro e Carrara Avenza, sulla linea Genova-Pisa, che era stata interrotta nella notte a causa del maltempo. Ma la circolazione, rende noto Rfi, è ancora rallentata fra Pisa e La Spezia. L’interruzione si è resa necessaria a causa dell’esondazione dei torrenti Carrione e Parmignola a Carrara.  Per due treni di media e lunga percorrenza, deviati su percorsi alternativi, c’è stato l’allungamento dei tempi di viaggio di circa due ore. Alcuni convogli regionali sono invece attestati a Sarzana e Massa centro e sono stati previsti servizi sostitutivi con autobus.  I due treni con ritardo di 120 minuti sono l’Intercity Notte 799 Torino-Salerno, deviato sulla linea Pontremolese, e l’Intercity Notte 796 Salerno-Torino, deviato sulla linea Pisa-Firenze. Alle 11 è ripresa a pieno ritmo la circolazione fra le stazioni Massa Centro e Carrara Avenza, sulla direttrice Tirrenica Genova - Pisa, per l'esondazione dei torrenti Carrione e Parmignola. Lo ende noto Rfi. «I rallentamenti imposti dal maltempo - si spiega in una nota - hanno prodotto ritardi medi di 30 minuti con punte di 70' per 8 convogli della media e lunga percorrenza e 11 regionali».

Estesa l'allarta meteo. Ulteriormente esteso lo stato di allerta in relazione all'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana e che doveva concludersi alle 18 di mercoledì 28. Il nuovo avviso di criticità emesso dalla Protezione civile regionale, allunga l'allerta fino alla mezzanotte tra giovedì 29 e venerdì 30, estendendolo a tutte le province toscane.  In particolare fino alla mezzanotte tra giovedì e venerdì è prevista pioggia su gran parte del territorio regionale, a prevalente carattere di rovescio.

Scuole chiuse. Le scuole sono chiuse su ordinanza dei sindaci di Massa e Carrara. In quest'ultimo caso, il sindaco ha esteso il provvedimento anche alla giornata di giovedì 29. Intanto la Protezione civile sta preparando una nuova allerta meteo che sarà diramata a momenti: si attende per le 19 una nuova ondata di piogge.

Fonte: iltirreno

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