Tutte le Notizie

PROTEZIONE CIVILE: DL BOCCIATO DA REGIONI, PROVINCE E COMUNI

PROTEZIONE CIVILE: DL BOCCIATO DA REGIONI, PROVINCE E COMUNI
"Il governo ha scelto il metodo del decreto d'urgenza mentre serviva una riforma organica della Protezione civile"
Da Regioni, Province e Comuni arriva oggi, in Conferenza Unificata, una netta bocciatura del decreto sul riordino della Protezione Civile. "Il parere è nettamente contrario sia per il metodo che per il merito", spiega il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, coordinatore della Commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regioni. Sulla stessa linea il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione e Enrico Borghi, che ha rappresentato l'Anci in Conferenza Unificata. (ANSA).
"Il governo ha scelto il metodo del decreto d'urgenza mentre serviva una riforma organica della Protezione civile: ci deve essere anche una cultura della prevenzione, non solo il contenimento delle spese", spiega Dellai, motivando il no di metodo delle Regioni al provvedimento. "Da parte nostra c'era una piena disponibilità a rivedere la normativa ma da una Protezione civile che faceva tutto il rischio è di avere una Protezione civile che non può fare nulla. Il Governo non ha recepito nessuna delle nostre osservazioni, il confronto, oggi come in tanti altri momenti, è stato solo rituale. Va rivisto tutto il metodo del confronto tra i livelli istituzionali. Dalle emergenze - avverte Dellai - non si esce con il centralismo, è una pura illusione come lo era il separatismo". Ma anche nel merito il decreto viene contestato dai governatori. "Avevamo presentato un documento articolato, condiviso con Anci e Upi - spiega Dellai - ma nulla è stato accolto". In particolare le Regioni criticano le che la durata delle emergenze sia solo di 60 giorni "non si tiene conto della realtà dei fatti", non condividono la limitazione dei compiti della protezione civile "che deve avviare anche un processo di ritorno alla normalità". Inoltre "non è ragionevole che le ordinanze non siano valevoli se non dopo il parere del ministero dell'Economia e della Corte dei conti, tranne per i primi 20 giorni dopo l'emergenza". Infine, Regioni e sindaci devono, a loro dire, essere tenuti nella giusta considerazione nella gestione dell'emergenza, mentre non si condivide il ruolo che viene attribuito ai prefetti. "Basterebbe fare una ricognizione delle emergenze in atto - osserva Castiglione - per capire che la durata dell'emergenza non può essere 60 giorni: nessuno vuole emergenze infinite ma 60 giorni è un tempo troppo stretto". Borghi, per l'Anci, fa notare invece come sia eccessiva la discrezionalità attribuita dal governo sulla dichiarazione dello stato di emergenza: "abbiamo comuni che, dopo l'emergenza neve non hanno ottenuto né più soldi né la deroga al Patto di stabilità". (ANSA).

Fonte: http://met.provincia.fi.it

Aree di Emergenza

 

             

 

Allerta IN CORSO

Meteo

 
Meteo Toscana

LaMMA

APP x Smartphone

 

 

Applicazione per informazioni ai cittadini

Leggi la notizia

 

 




A.I.B. - Incendi Boschivi


Cont@ttaci
FAQ


  

Accesso Utenti

Cerca nel Sito

DMC Firewall is a Joomla Security extension!